UNA LETTERA PER IL PAPA.
Santità,
da cristiano ancorato ai documenti magisteriali del Concilio Vaticano II, scrivo a Lei per denunciare con dolore l’attuale clima politico e sociale che la stessa comunità cristiana sembra incapace di affrontare.
Sono anni , dal Concilio Vaticano II , che il “ POPOLO DI CRISTO” , “ IL POPOLO DEL VANGELO “ chiede alla Curia romana, a Lei, Santità, di dire parole decisive sulla crisi della fede, sul degrado morale e umano a cui questo nostro Paese sembra condannato, sulla fine dell’etica pubblica, sulle questioni dell’ <UOMO> .
Chi, anche nella Chiesa, ha il coraggio di affrontare questi problemi , smascherare il disegno di disgregazione che questa classe politica di potere sta portando avanti, indisturbata e con spietata scientificità, anche ai danni della Chiesa e dei credenti liberi e non servi, viene messo a tacere come disfattista laicista!
In questi anni ci è stato dimostrato che perfino il sacramento dell’Eucarestia, perfino la bestemmia possono essere soggette alla logica del potere politico quando dall’alto della <Chiesa> si perdona settanta volte sette a Pilato,Erode e Caifa, ma si lapida la peccatrice, si dimentica al suo destino il buon ladrone e lascia Lazzaro nella tomba.
La < base cattolica> si sarebbe aspettata maggiore fedeltà al dettato evangelico del “ < sia il vostro parlare: Si,sì, No,no; il di più viene dal maligno”>
Crede la Chiesa che l’ideale dei soldi a buon mercato, del successo acquistato attraverso il potere, le barzellette, la bellezza artificiale, le volgarità, il disprezzo verso la donna siano un esempio per i giovani ? Crede la Chiesa che gli atteggiamenti maschilisti, maleducati e volgari nei confronti delle donne e dei giovani favoriscano il rispetto nei loro confronti ?
Mi perdonerà Santità se mi domando se tutto questo è in nome di quali “VALORI”, di quale “ FEDE”, di quale “CARITA’ ” . Oggi, purtroppo, sono tanti i politici pseudo-cattolici che bussano alla Sua porta … per ottenere i poteri “magici” utili a vincere le elezioni e tanti pseudo-cattolici che indifferentemente bussano alla porta dei boss della ndrangheta, della camorra e della sacra corona unita. A questo punto non è soltanto una questione politica ma è un problema che investe la natura della Chiesa. Non vorremmo, Santità, che la Chiesa di Cristo possa mai rappresentare la “chiesa di Esaù’ che si vendeva per una minestra . Sono affermazioni, Santità, che faccio con grande dolore ,in una visione,- ben lontana da me-, di chi “ crede in CRISTO e non nella Chiesa” .
Gli atteggiamenti di tanti politici-pseudocattolici offendono i “semplici” credenti, disgustati da ogni possibile commistione tra Chiesa e potere, dagli intrighi con personaggi molto discutibili, dalla non volontà di vedere e di denunciare il clima di corruttela presente in questo nostro Paese. Allora, mi domando : quale speranza per i più poveri in corpo ed in spirito ? Quale carità esigiamo se non quella di una elemosina compassionevole, elargita dai miliardari senza scrupoli? Io , Santità, voglio rimanere fermo nel dettato conciliare e prego per una Chiesa che sappia rinunciare <” all’esercizio di certi diritti legittimamente acquisiti, ove constatasse che il loro uso potesse far dubitare della sincerità della sua testimonianza o nuove circostanze esigessero altre disposizioni> ( Gaudium et spes, 76) .
Sono tanti i cristiani che , come me, desiderano pregare , nella fiducia in Gesù Cristo, che ha vinto il mondo ( Giovanni 16,33), e nell’atteggiamento dell’ascolto, perché Lei, Santità, ed i suoi confratelli cardinali e vescovi possiate pronunciare finalmente parole autorevoli e coraggiose capaci di restituire credibilità e coerenza evangelica al vostro Alto Magistero. Sono tanti i cristiani che desiderano che la Chiesa riaffermi la Sua condanna verso la vera criminalità così detta dei ” colletti bianchi ” che avvolge a illecito profitto la funzione di autorità di cui è investita,impone tangenti a chi chiede anche ciò che gli è dovuto, realizza collusioni con gruppi di potere occulto e asserve la pubblica amministrazione a interessi di parte”(da L’eclissi della Legalità) . Sono tanti i cristiani che desiderano una Chiesa pronta a svolgere un’opera significativa,intensa, volta a testimoniare il valore della legalità e del rispetto dei diritti della persona, al fine di favorire una rottura radicale tra la cultura politica del potere e la cultura mafiosa e della criminalità organizzata .Non è più sufficiente,per i cattolici, impegnarsi (quanti sono???) in termini di testimonianza della propria fede, è indispensabile che la Chiesa sappia chiedere e pretendere dai suoi rappresentanti politici,e non solo politici, di sapersi misurare con le questioni emergenti a livello pubblico, sociale, istituzionale Ma questi” politici-cattolici di potere “sapranno interpretare il Vangelo di Cristo o, come avviene oggi, abiurano Cristo per il loro dio denaro?